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Quattro mesi dopo, il PalaBorgia è ancora sotto sequestro. Sono trascorsi oltre 140 giorni dal 4 maggio data nella quale il palazzetto barlettano è stato chiuso dalla procura di Trani per accertare le cause che avevano portato all’infortunio di un 14enne karateka pronto a partecipare ad una manifestazione di carattere interregionale.

Il giovane ha subito un trauma cranico e lo schiacciamento dello zigomo e dell’arcata sopraccigliare, probabilmente per via di un forte impatto avvenuto con una porta di calcio, presente all’interno del palazzetto. Proprio su questo punto si sono soffermate le indagini della Procura che 4 mesi dopo potrebbero però non essere giunte ancora a conclusione. Il condizionale è d’obbligo ed è dovuto al fatto che ad istanza di dissequestro presentata dal Comune di Barletta nei primi giorni di agosto al Tribunale di Trani non è ancora pervenuta alcuna risposta. Il periodo feriale potrebbe aver rallentato i tempi, il nodo potrebbe sciogliersi nelle prossime ore, fattosta che l’impianto di via Leopardi presenta ancora i sigilli. Qualora la situazione non dovesse sbloccarsi sarebbero a rischio il via della stagione sportiva per numerose squadre, prima fra tutte il Barletta calcio a 5 (formazione ai nastri di partenza del campionato di serie A2) e soprattutto la disputa della finaledella supercoppa di calcio a 5 femminile tra la Salinis Margherita di Savoia campione d’Italia e il San Donato Milanese in pprogramma il 25 settembre. L’ avvicinarsi di un appuntamento dal respiro nazionale accenderà una volta di più i riflettori su una vicenda che qualora non dovesse sbloccarsi rappresenterebbe l’ennesimo capitolo di un rapporto difficile, quello tra la città di Barletta e l’impiantistica sportiva.