Passata la grande paura, si riparte con entusiasmo e con voglia di recitare un ruolo da protagonista, un ruolo degno del proprio blasone.
La crisi societaria del Barletta 1922 è stata uno dei tormentoni dell’estate 2019 del pallone ma ora con la ripartenza griffata da Mario Dimiccoli, Walter Dileo, Mimmo Zingrillo, Ruggiero Cristallo, Michele Menunni ed altri amici (così amano definirisi) è tempo di pensare al rettangolo verde.
La questione più calda in queste ore è naturalmente quella realtiva al nome dell’allenatore che raccoglierà l’eredità lasciata da Franco Cinque. Tante sono le ipotesi in piedi, si va dall’ex Massimo Pizzulli, passando per Claudio De Luca, Gino Zinfollino, Giuseppe Scarnigella e Massimo Gallo. La sensazione è che salvo colpi a sorpresa, a guidare il Barletta sarà uno di questi profili.
In attesa di sciogliere il nodo allenatore si comincia anche a comporre il mosaico della rosa da metteregli poi a disposizione. In tal senso cosa fatta sono le riconferme del numero 1 Alessandro Sansonna e dei difensori Daniele Bruno, Davide Lamacchia e Daniele Fanelli. Sempre per il pacchetto arretrato più di un’idea è quella del ritorno di Michele Aprile, attualmente alla Fidelis Andria ma disponibile ad un rientro in biancorosso. Per centrocampo e attacco le opzioni sono tante. L’unica certezza è che si punta a profili importanti, in grado di far recitare al Barletta 1922 un ruolo di spicco nell’Eccellenza pugliese che verrà.