“Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ancora una volta ha schiaffeggiato la professione infermieristica e quelle sanitarie, evidenziando tutta la sua arroganza politica”. È la dura reazione dei presidenti dell’Opi di Bari e della Bat, Saverio Andreula e Giuseppe Papagni. Una risposta forte e una denuncia emersa a seguito dell’epilogo della seconda riunione del Consiglio Sanitario regionale, del 5 ottobre scorso.
Una riunione che è stata incentrata sulla discussione delle proposte di legge sulla riduzione delle liste d’attesa, sugli episodi di violenza nei confronti del personale medico e sul disegno di legge per l’istituzione dell’Azienda dell’Emergenza e Urgenza della Puglia.
E i componenti del consiglio dei Sanitari, tutti medici, hanno espresso parere negativo unanime nei confronti delle proposte di legge oggetto di discussione, sulla questione della gestione delle liste d’attesa. Mentre è stata richiesta l’applicazione urgente del regolamento già in vigore sull’attività intramoenia.
In riferimento ai numerosi episodi di violenza registrati nei confronti del personale medico, il Presidente della Regione Puglia, ha poi evidenziato e presentato i dati emersi a seguito della recente riunione che si è tenuta in Prefettura, a Bari. Chiedendo allo stesso tempo di ritornare in un secondo momento sulla questione, con ulteriori approfondimenti.
“Probabilmente il Governatore Emiliano- hanno ribattuto e commentato all’unisono Andreula e Papagni- non avrà letto i numerosi atti di aggressione subiti dagli infermieri”.
Il Consiglio sanitario regionale, secondo il parere dei due presidenti dell’Opi Bari e Bat, sarebbe un “organismo inconcludente e di scarsa rappresentatività”, precluso alla partecipazione degli infermieri e di altre professioni sanitarie.
E proprio in riferimento all’ultima riunione del 5 ottobre, Andreula e Papagni hanno dichiarato: “È stata l’ennesima dimostrazione che per Emiliano esiste solo il personale sanitario medico. Il Governatore della Regione utilizza la tecnica di manipolazione del bastone e della carota per gli infermieri- hanno proseguito i due presidenti- Da una parte gli stringe la mano alla firma dei contratti e dall’altra li svende nel loro riconoscimento professionale”.