1600 operai dell’Ilva in amministrazione straordinaria hanno chiesto a gran voce un incontro urgente al Governo per avere risposte certe sul loro futuro occupazionale, alla luce del nuovo piano industriale presentato da ArcelorMittal.
L’accordo sindacale, siglato il 6 settembre 2018, contemplerebbe infatti il ritorno al lavoro in azienda al termine del piano industriale per i lavoratori in As (attualmente in cassa integrazione straordinaria). Ma il nuovo piano presentato da ArcelorMittal prevede invece 4.700 nuovi esuberi e conferma il mancato reintegro dei 1600 operai rimasti in capo all’Ilva in As.
Per questo i lavoratori, per avere certezze e comprendere gli scenari occupazionali futuri, hanno chiesto con urgenza un incontro interpellando i commissari straordinari, i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Unione sindacale di base, Ugl e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco.
Gli operai, “dopo circa 14 mesi di abbandono totale ed estromessi da qualsiasi tipo di confronto o dialogo, tengono a far sentire finalmente la propria voce – hanno precisato nella richiesta di incontro -soprattutto dopo il clamoroso accordo del 6 settembre 2018, nel quale, ci teniamo a sottolineare, non siamo mai stati coinvolti per alcuna condivisione o scambio di vedute sulla questione. A tal proposito, infatti, ricordiamo che solo ad intesa raggiunta e relative firme in calce, il documento fu posto al voto dei lavoratori, tra l’altro, con procedure di votazione a dir poco discutibili”.