Dalle ribattezzate e tanto discusse “plafoniere d’oro” ai 19 chilometri di cavi elettrici, passando per i milioni di euro stanziati per l’efficientamento energetico dell’edificio e le notevoli spese per le pareti divisorie. La Procura di Bari ha avviato un’indagine conoscitiva per far luce sui costi relativi alla realizzazione della nuova sede del Consiglio regionale della Puglia. L’inchiesta è stata aperta a seguito delle denunce avanzate dagli esponenti pentastellati, che hanno presentato un elenco dettagliato dei presunti sprechi.
Così a seguito di tale segnalazione e di un’altra denuncia del Codacons, il pm Savina Toscani ha incaricato la Guardia di Finanza di eseguire accertamenti. Al momento si tratta di un’indagine puramente conoscitiva: non vi sono indagati, né ipotesi di reato.
Sulla stessa vicenda, ipotizzando un possibile danno erariale, è intervenuta anche la Corte dei Conti, aprendo un’inchiesta.
Tutto ha avuto inizio e la polemica si è infiammata con la denuncia dei consiglieri regionali del M5S. Secondo quanto sostenuto dai pentastellati, alcuni costi relativi alla realizzazione della nuova struttura, sarebbero stati sovrastimati: come le 1600 plafoniere da 637 euro ciascuna. Ma non solo. Sotto accusa anche le spese per i controsoffitti o anche per i pozzi di raffreddamento.
Una lista dei presunti sprechi dettagliata tanto da indurre lo stesso Presidente della Regione, Michele Emiliano, ad intervenire. Nei giorni scorsi il Governatore della Puglia ha annunciato l’istituzione di un collegio di vigilanza che sarà chiamato a verificare se i costi siano o meno adeguati.
E il 7 novembre lo stesso collegio si è riunito per la prima volta.
“Voglio chiarire ogni dubbio- ha dichiarato in una nota, il Presidente della Regione, Michele Emiliano- per questo ogni atto del collegio di vigilanza verrà trasmesso alla Procura e alla Corte dei Conti”.