Distanti in classifica, distanti nello stato d’animo e distanti nelle prospettive per un finale di campionato che di sicuro per entrambe sarà intenso e ricco di spunti. Dopo 24 turni di campionato Foggia e Lecce si preparano al rush finale con obiettivi e situazioni ambientali diametralmente opposte.
Il pareggio di Padova ha lasciato strascichi importanti in casa Foggia. La vittoria sfumata in modo rocambolesco a 2 minuti dal termine ha condannato i rossoneri al terzo pareggio consecutivo allungando a 4 la striscia di gare senza vittorie e soprattutto aumentando a 4 punti la distanza dalla salvezza diretta. Un distacco certamente colmabile ma che con il passare delle giornate comuncia ad essere sempre più preoccupante. Questa situazione non idillica si sta naturalmente ripercuotendo sull’ambiente che avrebbe individuato nel ds Luca Nember il principale responsabile della mancanza di risultati. Nel mirino della critica ci sarebbe la gestione della campagna acquisti invernali ed in generale di una stagione che come prevedibile, vista la pesante penalizzazione, si sta rivelando tutta in salita. Sabato pomeriggio allo “Zaccheria” arriverà il Benevento, a Mazzeo e compagni il compito di spazzare via le nubi centrando un successo contro un avversario non propriamente abbordabile ma comunque battibile dal miglior Foggia.
Tutt’altra aria è quella che si respira a Lecce. La vittoria in rimonta da 0-2 a 3-2 con il Livorno ha dato una spinta straordinaria ad una squadra che comincia a credere sempre più alla possibilità di un finale di stagione all’assalto della promozione in serie A. I punti che separano i salentini quinti in classifica dal Palermo secondo sono 4, mentre quelli di distanza dalla vetta occupata dal Brescia sono 5. Divari non insormontabili per una squadra capace in diverse occasioni di gettare il cuore oltre l’ostacolo. I 3 punti ottenuti con la vittoria contro i labronici definiti dal presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani “una svolta ed un segnale fortissimo” rappresentano un trampolino di lancio verso il raggiungimento di vette difficilmente pronosticabili ad inizio stagione ma ora assolutamente raggiungibili.