“Non lasciarti influenzare”. Questo lo slogan e il messaggio lanciato dalla campagna vaccinale 2018/2019 della Puglia. A presentarla, nel corso di una conferenza stampa, è stato il direttore del Dipartimento Politiche della Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti. Con l’obiettivo di richiamare l’importanza della vaccinazione nell’ottica della riduzione del tasso di incidenza dell’influenza e delle sue complicanze.
“Occorre assolutamente evitare ricoveri inappropriati e restare in ospedale 10-15 giorni è assolutamente non consigliabile, ha dichiarato Ruscitti. Dobbiamo vaccinarci e dobbiamo farlo tutti- ha proseguito il direttore del Dipartimento Politiche della Salute della Regione- I vaccini per l’influenza sono sicuri e affidabili e riescono a domare molti dei sintomi che affliggono i potenziali ammalati”.
A soffermarsi sui dati e sulle statistiche è stata poi Cinzia Germinario, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia: “Lo scorso anno – ha affermato- il 59,8% della popolazione oltre i 65 anni si è vaccinata. Siamo in un lento recupero e ci auguriamo che la tendenza continui ad essere questa. Sempre lo scorso anno, la Puglia ha avuto 50 persone ricoverate in rianimazione. Di queste, solo il 19% erano vaccinate. I decessi per l’influenza sono stati 25 ed erano tutti soggetti che andavano assolutamente vaccinati per primi perché avevano anche altre patologie croniche. Infine – ha concluso la Germinario – il numero di pugliesi a letto con l’influenza nel 2017 è stato di 500mila persone, il 12% di tutta la popolazione”.
Intervenuto in conferenza stampa anche Luigi Nigri, vicepresidente della federazione Italiana medici pediatri, che ha evidenziato come nonostante gli anziani siano i più esposti al rischio, in realtà i bambini, da untori, possano veicolare il virus.
“Per questo se noi vacciniamo i più piccoli proteggiamo gli adulti e i nostri anziani-ha dichiarato Nigri- La Regione Puglia ha deciso di estendere la vaccinazione gratuita a tutti i bambini con infezioni respiratorie ricorrenti. Il mio invito alla mamme è dunque quello di recarsi presso gli studi dei pediatri di famiglia per far vaccinare i propri figli- ha proseguito il vicepresidente della federazione Italiana medici pediatri- È un gesto d’amore e di civiltà”.