Grande partecipazione della rete associazionistica nella manifestazione dedicata al ricordo dei giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, vittime dello stragismo di mafia, ancora oscuro, che coinvolse il nostro Paese nel 1992.
L’immortalità dei testimoni della lotta contro la mafia, il ricordo delle stragi di Palermo rivissuto attraverso le parole del vice prefetto Sergio Mazzia e l’impegno attivo della rete associazionistica Noiliberamente sono state al centro di un incontro svoltosi in memoria del 31° avversario della strage di Capaci. Un fronte tutto ancora da ricostruire, disperso nelle verità giudiziarie ancora non emerse, confuso nei mille rivoli e trame di una malavita accanitasi contro gli uomini della legalità e gli uomini dell’arma addetti alla loro protezione.
Gente onesta, molti giovani e uomini dello Stato versarono il loro sangue cercando di affermare i valori di giustizia e costituzionali, di cui il vice prefetto Vicario della BAT Sergio Mazzia non smette di affermare l’importanza della loro salvaguardia. Veicolare il messaggio moralizzante contenuto nella vita dei giudici dell’antimafia, ora più che mai, si rivela fondamentale, affinché si inverta la tendenza criminosa sempre più subdola e sottile che si starebbe instaurando nelle nostre città. Figure dei giudici che ispirano e fanno leva anche sui più giovani, rivivono con il loro operato, i loro ideali, video anche nell’immaginario di chi non era ancora nato.
Una cocente vittoria di rivalsa storica su chi invece intese annientare, attraverso gli attentati, la loro persona e mandato istituzionale ricoperto. L’eco è ancora forte e sentito dagli attivisti e le attiviste della nuova generazione, che in quegli anni non erano ancora nati: i nuovi testimoni di legalità.