Un incontro con i rappresentanti delle Regioni per la Puglia, la Basilicata, il Molise, la Calabria, le Marche e il Veneto, i Comuni e le associazioni che hanno promosso il referendum “No Triv” nel 2016 per condividere una serie di proposte da rilanciare al Governo.
“Ricordo – ha detto il Governatore Emiliano durante la riunione – che sia la Lega che il Movimento 5 Stelle si erano pronunciati per l’abrogazione delle leggi che consentivano le ricerche petrolifere nel nostro mare. Quindi abbiamo la ragionevole aspettativa che questo Governo sia particolarmente sensibile ad andare oltre i limiti che il movimento “No Triv” ha trovato nei confronti dei precedenti governi. Mi auguro, quindi, che si possa chiudere questa vicenda, perchè sembra quasi che queste lobby, ogni volta che qualcuno si sieda sulle poltrone del Mise o del Ministero dell’Ambiente, ci riprovino come dei serpenti tentatori per farci dimenticare o per farci abbassare la guardia nel nostro lavoro”.
La Puglia non abbassa la guardia anzi, rilancia, con un movimento orizzontale fatto di istituzioni, associazioni, popolo, con un obiettivo importante: il Piano delle aree, ovvero il piano di ricerca effettivo del petrolio nel nostro Paese. “Dobbiamo fare in modo – ha continuato Emiliano – che finché non venga definito, non ci siano più concessioni di permessi di ricerca per tutelare il nostro ambiente”.
La Basilicata si aggiunge favorevolmente alla proposta pugliese anche per le ricerche in terra, perché già devastata dalle questioni legate all’eccessivo sfruttamento del territorio. La Calabria, invece, ha alzato una forte polemica sull’utlizzo dell’Air Gun: “è il momento che il governo ne vieti l’utilizzo”, hanno chiarito i rappresentanti della regione.
Bisognerebbe, infine, costruire con un coordinamento tra regione un’Agenzia del mare che dimostri il fatturato della Blue Economy: turismo, pesca, itticoltura, rappresentano un peso economico “superiore a ciò che l’Italia potrebbe guadagnare dalla ricerca del petrolio”.
Tutti questi elementi verranno consolidati e portati alla Conferenza Stato Regioni.