Locali chiusi a mezzanotte dalla domenica al giovedì, all’1 esclusivamente nelle giornate di venerdì e sabato. Dopo le polemiche sollevate dalla movida con assembramenti del primo fine settimana di fase 2 è arrivata la risposta del comune di Barletta.
Già nella mattinata di lunedì rispondendo alla senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli che aveva denunciato gli assembramenti nel centro-storico il sindaco di Barletta Cosimo Cannito aveva annunciato la possibilità di prendere provvedimenti per limitare il fenomeno e la decisione di anticipare le chiusure unita a quella di limitare le emissioni sonore alle 23 rappresenta la conseguenza di quella dichiarazione.
Nell’ordinanza valida fino al 2 giugno e condivisa anche con i comuni di Trani, Bisceglie e Margherita di Savoia il sindaco specifica che la decisione si è resa necessaria a causa del presentarsi di fenomeni di assembramento che potrebbero compromettere i buoni risultati raggiunti fin qui con le misure di prevenzione e riduzione del rischio contagio da covid-19.
Tutti i titolari di bar, pub, paninoteche, pizzerie, rosticcerie, tavole calde, gelaterie e pasticcerie sono tenuti a a far osservare le norme di contrasto alla diffusione del contagio, in caso contrario scatterà la sospensione delle attività per un periodo che va da un minimo di 5 giorni ad un massimo di 30. A vigiliare sul rispetto delle norme sarà la Polizia locale con il supporto delle forze dell’ordine.