Sarà depositata entro oggi, al Pm Larissa Catella, l’informativa sul naufragio del mercantile turco che si è arenato sabato scorso a meno di 200 metri dalla spiaggia di Pane e Pomodoro di Bari a causa di una mareggiata ed è ancora lì, come mostrano le nostre immagini effettuate in mattinata.
L’indagine è a carico di ignoti e si ipotizza il reato di naufragio colposo, in attesa che dall’informativa emerga una ricostruzione più chiara della dinamica.
Bisognerà chiarire, infatti, il ruolo e gli ordini dati all’equipaggio dal comandante della Efe Murat: la Capitaneria gli avrebbe suggerito di entrare in porto, ma avrebbe preferito proseguire verso la Turchia navigando, probabilmente, a poca distanza dalla costa fino a perdere il controllo del mercantile che si è arenato sui frangiflutti.
Al momento sono tre le falle all’interno dell’imbarcazione, che non interessano il vano motore come accertato dai tecnici della ditta olandese che ieri hanno effettuato un sopralluogo sulla nave.
L’intervento più urgente ci sarà giovedì, con il mare calmo: a quanto si apprende dalla Capitaneria, probabilmente, ci sarà una bettolina di una società privata che, con un moto propulsore, aspirerà le 37 tonnellate di carburante dal bunker e successivamente l’acqua mista ad olio che si è venuta a creare in sala macchine.
Dal punto di vista strutturale, secondo gli esperti, la nave ferma su un fondale sabbioso – nonostante la leggera inclinazione di circa 10 gradi a sinistra -, non presenta rischi immediati per la tenuta strutturale. Intanto entro oggi arriveranno entrambi i rimorchiatori dalla Grecia e dal porto di Augusta per avviare le operazioni di rimozione della nave e del rimorchiatore che era intervenuto per primo dopo il naufragio.