La Giunta regionale ha approvato il Piano di Politiche familiari per il triennio 2020-22. Il percorso è partito da una conferenza dedicata alla denatalità che ha dato il via al percorso partecipato che ha visto in prima linea il Forum delle Famiglie di Puglia con tutte le sue associazioni, assieme agli stakeholder impegnati a vario titolo nell’affrontare la denatalità.

 

Il piano si articola in quattro macroaree e sedici linee di intervento: Lavoro e natalità; Famiglia, risorsa socio-educativa; Politiche a sostegno della famiglia; Famiglie e servizi di cura. Il budget complessivo a disposizione sarà di oltre 172 milioni di euro, tra risorse già allocate e fabbisogno finanziario già programmato per ciascun intervento.

Tra le proposte che verranno messe in campo la sperimentazione di “Centri per l’infanzia e la genitorialità”, interventi a tutela delle donne in gravidanza in situazione di difficoltà, agevolazioni fiscali per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico e l’istituzione dell’Agenzia regionale per la famiglia e la creazione di un portale ad hoc.

“L’emergenza demografica è stata certificata dall’ultimo rapporto Istat che spiega come in Italia, nel 2019, ci sia stato il peggior ricambio naturale fra nati e morti degli ultimi 102 anni”, spiega il consigliere Sabino Zinni.

“Il documento guarda non solo alle famiglie, ma all’esigenza di invertire il trend negativo in cui da troppi anni affoga la natalità in Puglia – spiega il capogruppo di Forza Italia in regione, Nino Marmo -.

Sempre meno coppie decidono di avere un figlio e non perché non lo desiderino, ma perché le condizioni economiche sono così precarie da far desistere i giovani”. Il fine ultimo, infatti, aggiunge Marmo è di “Immaginare un piano per ridurre il lavoro precario, specie quello delle donne. Riempire le culle pugliesi significa dare un futuro alla nostra regione”.