ospedale bisceglie

A Bisceglie è stato costituito un comitato cittadino per la difesa dell’ospedale. La presa di posizione dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, della chiusura del punto nascita del “Vittorio Emanuele II”. Questo a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di parti all’anno, come da criteri prestabiliti.

La notizia, diffusa dall’Asl Bat e frutto di disposizioni del Ministero della Salute, ha generato polemiche e ha destato preoccupazione fra molti.

Il sindaco Angelantonio Angarano si è schierato in prima linea a difesa del presidio ospedaliero. Ha annunciato la nascita di un comitato che non ha colore politico.

“L’obiettivo- spiega Angarano- è la difesa del nostro ospedale, un bene di tutti, intraprendendo azioni affinché venga scongiurata la chiusura del punto nascita di Bisceglie e il Vittorio Emanuele II riprenda il percorso per la classificazione di ospedale di primo livello”.

La notizia della costituzione del comitato cittadino per la difesa dell’ospedale arriva alla vigilia di un altro appuntamento: il consiglio comunale monotematico. Cosiglio convocato d’urgenza subito dopo l’annuncio della chiusura del punto nascita del “Vittorio Emanuele II”. Al centro del dibattito il tanto discusso piano di riordino ospedaliero.

Da una parte, così, l’amministrazione comunale di Bisceglie si è detta pronta a mettere in campo tutte le iniziative utili a salvaguardare il servizio. Mentre l’Asl Bat, per voce del direttore generale Alessandro Delle Donne, ha rassicurato tutti: in caso di chiusura del punto nascita, comunque non verrà meno la qualità dell’ assistenza nel territorio.

Si resta, però, sempre in attesa di una risposta da parte del Ministero della Salute, in merito alla possibilità di deroghe al piano redatto per evitare la disattivazione del servizio all’ospedale Vittorio Emanuele II.

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