Da Bari a Terlizzi, da Surano a Matino, da Francavilla Fontana a San Cesario di Lecce. Hanno preso il via da oggi i sit-in di protesta davanti ai sei megastore “Mercatone Uno” della Puglia. Per delle manifestazioni di dissenso che proseguiranno ad oltranza fino a quando, fanno sapere i lavoratori, “sarà sbloccata la cassa integrazione e si avranno prospettive di vendita e di ripresa dell’attività”.
Sono circa 300 i dipendenti delle sedi pugliesi della nota catena di mobili, che come gli altri lavoratori dei 55 punti vendita di tutta Italia, hanno scoperto, sabato scorso, di essere stati licenziati, a causa del fallimento della Shernon Holding srl, la società che nell’agosto del 2018 aveva acquistato e rilevato i punti vendita Mercatone Uno. Apprendendo però, con stupore, la notizia esclusivamente via social (con messaggi su watshapp e facebook).
Armati di fischietto e sventolando bandiere, i dipendenti sono così scesi in piazza, urlando: “Rivogliamo il lavoro”, “rivogliamo la dignità”.
E a soffermarsi sulla vertenza del fallimento di Mercatone Uno è stato l’onorevole di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato. Intervenuto nel corso del question time alla Camera dei Deputati, ha chiesto un segno di discontinuità rispetto al passato, pretendendo un significativo e urgente interessamento da parte del mondo politico.