Armati di fischietto e indossando la maglia con su scritto “Mercatone Uno il grande bluff”, hanno dato vita alla manifestazione di protesta, a Roma, davanti alla sede del Ministero dello sviluppo economico. Proprio in concomitanza del tavolo istituzionale convocato con urgenza per riflettere sulla vertenza del fallimento della nota catena di mobili.
“Dobbiamo trovare una soluzione per i 1800 lavoratori di Mercatone Uno”, ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio. Ma la preoccupazione è tanta fra i dipendenti che sono scesi in piazza per manifestare il loro malcontento e per chiedere a gran voce che vengano salvaguardati i posti di lavoro.
La notizia del fallimento di Mercatone Uno, ha scosso l’Italia intera sabato scorso. Serrande chiuse senza preavviso nei 55 punti vendita, in tutta la penisola, della grande catena di mobili. E amara sorpresa per gli oltre 1800 dipendenti che sono stati licenziati via social (con un messaggio Whatsapp o su Facebook).
Venerdì scorso così il Tribunale di Milano ha decretato il fallimento della Shernon Holding srl, la società che nell’agosto del 2018 aveva acquistato e rilevato i punti vendita Mercatone Uno. Nello specifico è stato riscontrato un indebitamento di novanta milioni di euro, maturato in nove mesi con una perdita mensile attestata tra i cinque e i sei milioni di euro.
Anche i sindacati sono sul piede di guerra in tutta Italia. Il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo ha annunciato per martedì 28 maggio la convocazione della task force regionale, il tavolo di crisi per analizzare la situazione.
In Puglia sono infatti sei i megastore presenti (a Bari, Terlizzi, Francavilla Fontana, San Cesario di Lecce, Matino e Surano) con circa 300 dipendenti che temono di rimanere nelle proprie case.