“Non è assolutamente preclusa la possibilità, agli alunni, di portarsi il pasto da casa”. È l’assessore alla Pubblica Istruzione di Andria, Gianluca Grumo a chiarire e a rispondere alle polemiche sorte dopo la pubblicazione della nota che ha annunciato la    ripresa del servizio della mensa nelle scuole della città, a partire da lunedì 14 gennaio. Sotto accusa è finita la dicitura, riportata nel documento: “non sarà ammessa commistione tra pasto domestico e pasto fornito dalla ditta appaltatrice”.

Una frase che ha innescato la reazione degli esponenti del centrosinistra di Andria che hanno sottolineato come le famiglie debbano essere libere di scegliere, ricordando come il Consiglio di Stato abbia riconosciuto il pranzo da casa come forme allargata del diritto allo studio che non può essere in alcun modo limitato.

Ma l’assessore alla Pubblica Istruzione, Grumo ha voluto rettificare quanto riportato nella nota.

La nota che cita la ripresa del servizio della mensa scolastica, ha ingenerato confusione e le prime reazioni tra i genitori.

Ma le polemiche, anche connesse alla maggiorazione dei prezzi del servizio mensa, non si placano.