Nel 13esimo anniversario della morte del maresciallo Carlo De Trizio, la comunità biscegliese si stringe nel ricordo di colui che è diventato l’emblema di quanti hanno perso la vita al servizio della propria patria
un ricordo indelebile quello che ci riporta indietro a quel 27 aprile del 2006 ore 6.50 italiane, le 8.50 in Iraq, quando un convoglio italiano formato da quattro mezzi a bordo del quale vi era anche il militare biscegliese rimase vittima di un attentato terroristico .
Nella forte esplosione morirono il capitano dell’esercito Nicola Ciardelli, del 185esimo battaglione dei paracadutisti di Livorno; il maresciallo capo dei carabinieri Franco Lattanzio, 28 anni di Pacentro (Aquila) e il maresciallo capo dei carabinieri Carlo De Trizio, 37 anni di Bisceglie, effettivo nel nucleo radiomobile di Roma .
questa mattina come da 13anni a questa oparte, il Comune di Bisceglie ha organizzato una manifestazione pubblica che ha visto la celebrazione di una santa messa nella cappella del cimitero biscegliese , celebrata dal vicario zonale Don Franco Lorusso
Al termine della funzione, dopo i saluti istituzionali delle Autorità civili, militari e religiose, il cerimoniale è proseguito alla tomba monumentale del maresciallo biscegliese, dove si è proceduto alla deposizione delle corone di alloro con gli Onori al militare eroe
È una giornata dedicata non soltanto al ricordo di un cittadino, un fratello come Carlo De Trizio, che ha perso la vita difendendo la pace e i valori importanti della nostra patria”,ma perchè rappresenta l’occasione ribadire l’importanza di quel progetto volto alla costruzione di un percorso per le future generazioni
enerazine chiamati a portare avanti ideali e valori che hanno contraddistinto l’azione dei militari caduti in missione di pace all’estero e di coloro che, con o senza divisa, si impegnano quotidianamente per la patria e per la società, con enorme sacrificio individuale e delle famiglie”.