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Un impegno costante verso il raggiungimento della sostenibilità ambientale e sociale. E’ tempo di bilanci per la Timac Agro Italia, multinazionale della nutrizione vegetale presente a Barletta con uno stabilimento sito in via Trani destinatario tre anni fa di un provvedimento di sequestro da parte della Procura proprio per questioni legate alla sostenibilità ambientale.

Da allora sottolinea l’azienda in un comunicato stampa, grande è stato lo sforzo economico per il raggiungimento della sostenibilità dello stabilimento barlettano. La Timac ha evidenziato tutte le azioni portate avanti: valutazioni di ogni possibile impatto dell’attività dell’azienda sul tessuto urbano circostante, apertura e dialogo nei confronti delle autorità, rilievi periodici di tutti i parametri condivisi con Arpa, completamento delle opere di messa in sicurezza dello stabilimento ed investimenti importanti sulla sostenibilità.

 Tali investimenti ed adempimenti ,sottolinea Timac, hanno trovato riconoscimento nella decisione, lo scorso marzo, della Procura di Trani di disporre il dissequestro dello stabilimento di Barletta(che aveva cessato la propria attività nel maggio 2018). Il provvedimento, ha riconosciuto, da un lato, l’assenza di responsabilità da parte della società nell’inquinamento atmosferico dell’area e, dall’altro, la realizzazione di efficaci attività di messa in sicurezza operativa di suolo e falda da parte dell’azienda, in conformità a quanto disposto in sede di conferenza di servizi. La revoca ha perciò comportato la piena riabilitazione dello stabilimento produttivo, ora in grado di rispondere pienamente alle esigenze del mercato. Tale risultato- conclude Timac- è stato possibile grazie alla condivisione di uno straordinario senso di responsabilità collettivo.