Un racconto rivolto ai ragazzi ma con l’obiettivo di trasmettere insegnamenti anche agli adulti. Doppio obiettivo centrato in pieno da Marino Bartoletti, una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano, cimentatosi per la prima volta in un racconto per ragazzi.
“La squadra dei sogni” (questo il titolo del lavoro presentato sabato sera nell’ambito di Libri nel Borgo Antico a Bisceglie) ha una trama nella quale sono protagonisti i ragazzi che devono affrontare la prima media. Storie che si intrecciano, tra integrazione, amicizia, lealtà nello sport e conducono il lettore ad un finale nel quale l’abbraccio collettivo di tutti i protagonisti della vicenda sono un messaggio chiaro agli adulti.
Ma con Marino Bartoletti, intervistato dal direttore di Teleregione Salvatore Petrarolo, quello di sabato sera è stato un viaggio nella storia dello sport, davanti ad un platea affascinata dai racconti del giornalista. Che ha ricordato come siano state le Olimpiadi del 1960 a Roma a far nascere in lui la passione per questo mestiere, le emozioni della famosa semifinale mondiale di Messico 70, Italia – Germania 4 a 3 (citata anche nel racconto), dei suoi idoli da ragazzo (Sandro Mazzola e Luisito Suarez) e di quando il calcio era ancora passione vissuta attraverso i racconti della radio.
Con “La squadra dei sogni”, Bartoletti ha saputo leggere in anticipo anche gli eventi con una ragazzina che gioca al calcio con i suoi compagni di scuola, proprio nell’anno in cui il calcio in rosa ha ottenuto la massima visibilità con i mondiali in Francia. E saranno le ragazzine, assicura il giornalista, le protagoniste del sequel di questo racconto.