Un k.o. amaro per le modalità con le quali è maturato, arrivato al 90′ dopo una gara recuperata in inferiorità numerica in casa della capolista, un k.o. che lascia però la consapevolezza al Lecce di essere una squadra dalle mille risorse. Il 4-2 subito all””Adriatico” con il Pescara è un risultato figlio di una gara nella quale è accaduto davvero di tutto.
Per sfidare gli abruzzesi Liverani si affida al collaudato duo d’attacco La Mantia-Palombi con Mancosu a sostegno. Mancuso-Marras-Antonucci il triente di Pillon.
L’inizio del Pescara è bruciante: cross da destra di Memusaj per la testa di Mancuso, il numero 7 biancoazzurro anticipa tutti e fulmina Vigorito per l’1-0. Il gol subito a freddo colpisce il Lecce che prova a reagire con un colpo di testa di Scavone, ma al 22′ capitola per la seconda volta. Corner da destra, palla in area per l’inserimento di Gravillon che sfugge alle marcature ed infila il 2-0 Pescara. I salentini ora sono in totale balia della squadra di Pillon che potrebbe anche triplicare se Mancuso fosse più preciso nella conclusione su suggerimento di Antonucci. Superata la paura per il possibile 3-0 il Lecce pian piano comincia a riorganizzarsi e si fa vedere dalle parti di Fiorillo con una conclusione di Palombi che servito da Fiamozzi non trova la porta. Il giovane attaccante salentino però nel secondo di recupero della prima frazione non può davvero sbagliare: per lui ribattere in rete la respinta di Fiorillo sul tiro di La Mantia è davvero gioco facile, si va a riposo sul 2-1.
Il gol in chiusura di frazione rinvigorisce i giallorossi che in apertura di ripresa vanno ad un passo dal pari con La Mantia la cui girata sbatte sulla traversa. L’impeto dei salentini potrebbe subire una grossa battuta d’arresto al 53′ quando Calderoni sbraccia su Marras e si becca il secondo giallo lasciando in 10 i suoi. Nonostante l’inferiorità numerica il Lecce non si smarrisce e dopo aver rischiato qualcosa sugli sviluppi di un corner riparte alla carica sfiorando il pari con un fendente di Mancosu e trovandolo al 68′ con Tabanelli che insacca di testa all’angolino premiando l’assistenza di Fiammozzi. La serata sembra prendere una piega diversa per i ragazzi di Liverani ma pochi minuti dopo il 2-2 Meccariello già ammonito strattona Mancuso, per l’arbitro è rosso: Lecce in 9. La resistenza dei giallorossi in doppia inferiorità è stoica ma al 90′ Vigorito nulla può sul sinistro a giro di Del Sole che fa esplodere l’Adriatico per il 3-2. Il gol del giovane attaccante abruzzese non chiude il match, il Lecce cerca un pari che sarebbe clamoroso lasciando però campo al Pescara che al 96′ sigilla la gara con il 4-2 siglato ancora da Del Sole. Finisce così un match ricco di emozioni che lascia al Lecce tanto amaro in bocca ma la consapevolezza di essere sulla strada giusta.