La cocaina nascosta nei contenitori delle sorprese degli ovetti di cioccolato: lo stratagemma era utilizzato dalle 6 persone nei confronti delle quali i carabinieri di Manfredonia hanno eseguito altrettante ordinanze di custodia cautelare con l’accusa di detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Al vertice della rete di spacciatori, ritengono gli inquirenti, c’era Alexander Thomas Pacillo di 34 anni. Altre quattro persone, i coniugi Falcone e Teresa Vessio rispettivamente di 51 e 36 anni, Christian Contesabile di 26 e Francesco Giandolfi di 33, sono state poste ai domiciliari, mentre per Michele Castrignano di 47 anni, ritenuto spacciatore indipendente, è stato disposto l’obbligo di dimora.
Il blitz, denominato “Retis”, nasce dall’arresto eseguito il 30 gennaio 2019 di Pio Giuseppe Silvestri (figlio di Teresa Vessio, indagata nell’operazione di oggi) 20enne del posto trovato in possesso di quasi mezzo chilo di cocaina purissima e tre pistole modificare calibro 9.
Attraverso le indagini i carabinieri hanno accertato collegamenti con gli indagati odierni. In particolare è emerso che Giuseppe Pio Silvestri riceveva da Alexander Pacillo una sorta di stipendio mensile pari ad 800 euro per custodire la sostanza stupefacente.
Mentre i due coniugi si occupavano di tagliare e confezionare piccole dosi di cocaina, operazioni che spesso compivano in casa incuranti della presenza dei figli minorenni. Gli investigatori nel corso della conferenza stampa hanno precisato che l’attività criminale non sembra avere collegamenti con gli ambienti malavitosi di Manfredonia.