Una storia partita dal mare di Giovinazzo, da quelle onde sulle quali milioni di sogni viaggiano grazie al tasso emotivo intrinseco dell’arte cinematografica, nelle mure di Giovinazzo un suo “figlio” lontano è tornato.
L’attore John Turturro ha ricevuto le chiavi della città direttamente dalle mani del primo cittadino Tommaso Depalma, dopo il parere unanime espresso dal consiglio comunale. La cittadinanza onoraria tassello indelebile nell’esperienza di vita di uno degli attori cinematografici più importanti nel panorama internazionale. La sua umiltà, il suo amore per le tradizioni e le radici hanno fatto sì che il sogno del sindaco Depalma trovasse concretizzazione in una serata speciale vissuta sul Piazzale Aeronautica, sul Lungomare di Levante. La sua famiglia ricongiunta in nome di Giovinazzo con una giornata di festa vissuta tra le strade, i ricordi, il vissuto della sua famiglia. Suo padre Nicola nato a Giovinazzo prima di trasferirsi a New York. A lui dedicò un cortometraggio nel 1992 dal nome “Mac”. Tanti i momenti chiave del suo ritorno a Giovinazzo:all’interno dell’Istituto Vittorio Emanuele II, dove ha ammirato il grande affresco realizzato con la tecnica dell’aerografia all’interno dell’Auditorium Marano. L’attore è rimasto per qualche minuto da solo in contemplazione con la moglie Kathrine e il figlio Diego, commosso da tale riproduzione.
Poco dopo, ha potuto godere dell’abbraccio dei suoi familiari tutti presenti in Aula Pignatelli. Ha ricevuto la consegna da parte di don Pietro Rubini del certificato di battesimo di papà Nicola datato 1925.Nella serata condotta dall’attore Enrico Loverso, Gerardo Placido ha voluto leggere all’attore italo-americano una lettera di don Tonino Bello, dedicato a Maria. Le chiavi della città consegnate alla presenza del Presidente della Regione Michele Emiliano il quale ha chiesto a Turturro di non dimenticare mai la Puglia e di portare nel cuore l’amore che questa terra sa dare. Il Sindaco Tommaso Depalma ha ripetutamente chiesto a Turturro di girare un film in Puglia, partendo da Giovinazzo: «Ci sto pensando…», la sua risposta accompagnata da un sorriso. Turturro ha poi affermato di voler girare un lungometraggio in cui racconta i suoni delle varie zone del mondo. Lo storico giovinazzese, Michele Bonserio, nella visita del 2010 gli spiegò che in origine il suo cognome era staccato “Tur Tur”, parliamo del ‘600. Si tratta del soprannome dato ad un addetto della sorveglianza della costa da una torre all’altra per vigiliare e dare tempestivo avviso di eventuale incursione dei turchi dal mare. «Amo la musica che viene dal cuore e spero che anche voi accoglierete con il cuore questo film», la presentazione di “Passione” la cui proiezione ha rafforzato ulteriormente l’amore di Giovinazzo per il suo John Turturro.