Le rappresentanze sindacali unitaria dei lavoratori della salina di Margherita di Savoia non demordono: la cessione del credito vantato da Monte dei Paschi di Siena nei confronti di Salapia Sale, società controllate di Atisale, dovrebbe avvenire in favore del gruppo di imprenditori locali che ha presentato l’offerta all’asta per l’acquisizione dei crediti vantati da Monte dei Paschi di Siena.
Concetto ribadito ai vertici dell’istituto di credito incontrato nella sede centrale di Siena. Prima di assegnare quei crediti alla società francese Le groupe salinis, sarebbe opportuno vedere anche il piano industriale dello stesso. Ma, insistono i sindacati, la salina nelle mani di imprenditori locali verrebbe salutata con più entusiasmo. La preoccupazione che la salina finisca in maniera straniere è stata manifestata a più riprese in questi giorni di assemblee dai lavoratori. Preoccupazione per il futuro della salina la esprime anche il sindaco di Margherita di Savoia, Bernardo Lodispoto.
Ci attiveremo con fermezza per impedire, per quanto di nostra competenza, la definitiva disintegrazione di una risorsa intimamente legata alla nostra comunità. Se è vero che quanto sta accadendo è una trattativa tra privati, sottolinea il sindaco, è altrettante vero che il Comune ha l’obbligo di vigilare per impedire che possa consumarsi l’ennesimo oltraggio alla nostra storia e alla dignità dei lavoratori della Salina di Margherita di Savoia.
La preoccupazione è che sia cominciata la tappa finale del percorso di un’azienda che oltre ad essere risorsa di Margherita di Savoia, fa parte della storia e dell’identità di questo territorio. Lodispoto, infine, si appella al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano perché scongiuri il rischio che il territorio ofantino possa subire l’ennesima mortificazione a livello socio economico e occupazionale.