Un sassofono, in piena notte, in piazza Mercantile a Bari che prova a far stare tutti svegli con il “Nessun dorma” della Turandot di Puccini.
È il pacifico flashmob dei commercianti baresi che – come nel resto d’Italia – hanno apposto slogan, striscioni e lasciato insegne e vetrine accese nei loro negozi per tutta la notte. Manifestano il loro grido di dolore generato dall’emergenza Coronavirus.
Si cercano garanzie economiche e sanitarie per il futuro, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione su settori fortemente in crisi come bar, pub, negozi di abbigliamento, ma anche centri estetici e parrucchieri: attività spesso a conduzione famigliare ed uniche entrate economiche.
Ad organizzare la manifestazione a livello locale il Comitato per la Tutela del Territorio dell’Area Metropolitana di Bari e il Movimento Imprese Puglia, a cui si sono aggiunti anche i rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio.
“Abbiamo richiesto un incontro a breve con il sindaco di Bari – ci dice uno dei portavoce, l’imprenditore Donato Cippone -, affinché possa prendere in considerazione il grido di dolore di tanti piccoli commercianti e artigiani, ormai allo stremo delle residue forze economiche”.
E sottolinea un aspetto importante: “Vogliamo che tutto sia fatto nel rispetto delle regole, che qualsiasi decisione sia inquadrata in un contesto normativo”. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, colto il disagio ha promesso agli esercenti un incontro per ascoltarli.