Ross Daly e Kelly Thoma con la Lira Cretese, Christos Barbas con il Ney, Zohar Fresco con i Tamburi a cornice, Peppe Frana con Oud e Rebab, Giovannangelo De Gennaro con la sua Voce e la Viella, Alessio Alba con il Sarod e Sanjay Kansa Banik con la Tabla: sono considerati tra i migliori solisti euro-asiatici di musica modale ed improvvisazione. Le loro esperienze musicali si sono incontrate per la prima volta su un palco in Italia per interpretare le armonie mediterranee ed orientali da donare all’occidente. Una primizia per il pubblico della sesta edizione di Lineamediterranea, rassegna culturale che, per tre giorni, tra Monopoli e Selva di Fasano, si è sdoppiata in due location (il chiostro San Martino e Villa Minareto) che ben hanno rappresentato il tema di quest’anno: “l’anima dei luoghi”. Gli ospiti di quest’anno, con la direzione artistica di Alessio Alba, hanno saputo ben interpretare lo spirito di questa sesta edizione. Nello splendido chiostro di San Martino, il giornalista Luigi Cazzato, la registra produttrice Sarah Marder e l’assessore regionale Alfonso Pisicchio hanno analizzato l’evoluzione di un luogo attraverso il modo in cui viene percepito e vissuto.
L’esperienza musicale vissuta a Villa Minareto ha trasportato, invece, in un’altra dimensione gli spettatori. Quella mescolanze di artisti e culture è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con il Festival Metropolitano Bari in Jazz 2018. Ma l’obiettivo principale degli ideatori di Linea mediterraneo è quella dell’integrazione culturale; anzi è una parte fondamentale del nostro lavoro, una missione, come sostiene Alessio Alba.