Solo un po’ di vento leggero e tanto sole stamattina, ma si continua a fare la conta dei danni che le nostre città hanno subito nelle 24ore di ieri. Il maltempo e le forti raffiche di vento, tra gli 80 e i 90 km/h, non ci hanno risparmiato e le difficoltà hanno riguardato la staticità di alberi, pali della luce e calcinacci caduti dai cornicioni. Segno, a volte, di una scarsa manutenzione sia del verde che degli edifici pubblici e privati. Per fortuna non ci sono stati feriti gravi, anche grazie ai Vigili del Fuoco e ai Centri Operativi Comunali lanciati dai sindaci in accordo con la Polizia Locale, la Protezione Civile e i volontari, che hanno sgomberato e chiuso strade in casi di pericolo.
A Barletta tanta paura per la caduta di un pino secolare in via Ferdinando d’Aragona: il tronco è finito su una panchina, mentre la sede stradale è stata in parte divelta dalle grosse radici. Alcuni alberi sono caduti, durante il pomeriggio, anche nella zona del Castello e sulla litoranea di Ponente. Stessa sorte anche per due arbusti caduti nei pressi del Tempio di Giove Toro a Canosa e a Bari dove un fusto è capitolato davanti alla scuola elementare Balilla. Tanta paura e qualche escoriazione, invece, per i due occupati di un’auto colpita da un tronco cascato in via Manfredonia a Foggia. Un’altra macchina è stata colpita a Bitonto da un palo dell’illuminazione pubblica che è precipitato su una 500 in sosta, mentre a Bari la stessa sorte è toccata ad un chiosco per la rivendita di libri.
Il forte vento ha fatto volare anche la copertura di due capannoni industriali uno a Barletta, l’altro a Trani, mentre a Terlizzi a venire giù è stata la ringhiera in ferro di un balcone, precipitata dal primo piano di una palazzina in viale dei Garofani. È caduta in strada senza, fortunatamente, investire nessun passante.
Tromba d’aria violenta anche su Manduria, in provincia di Taranto, dove a cedere è stato il timpano della chiesa di San Michele Arcangelo e a Porto Cesareo dove lo scirocco ha rotto gli ormeggi di almeno quattro imbarcazioni da diporto.
Il duro colpo arriva anche alla campagna olivicola in corso che se nelle province di Bari, Bat e Foggia non era stata colpita dalle gelate di febbraio e marzo, dinanzi a questi eventi calamitosi ha avuto la peggio. Sono state distrutte strutture, pergolati, muretti a secco e sradicati ulivi secolari spazzando via le olive. “Il quadro è apocalittico e vedere le campagne coperte da un manto di olive è desolante” commentano da Coldiretti.
Il meteo dovrebbe notevolmente migliorare ad halloween, ma continuerà a non essere clemente nel giorno di Ognissanti. Il primo ponte dopo l’estate sarà caratterizzato da copiose precipitazioni che, però, verranno spazzate via dal maestrale nel weekend. Anche le temperature rimarranno alte e sopra la media stagionale, toccando punte di 25 gradi.