Sempre più persone scelgono di organizzare in totale autonomia le vacanze, e questa tendenza ha attirato purtroppo l’attenzione dei malintenzionati, facendo aumentare il rischio di imbattersi in tentativi di truffa.
Per stare più tranquilli, Polizia Postale e delle Comunicazioni e Airbnb hanno avviato una campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi
La collaborazione con la Polizia Postale è un’ulteriore iniziativa pensata per i meno esperti che si misurano per la prima volta con l’acquisto online ha spiegato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia.
Bastano, dice davvero pochi accorgimenti per prenotare le proprie vacanze in tutta sicurezza”,
1. Occhio, innanzitutto a link condivisi via email o da altri siti. Bisogna diffidare da chi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari e poi chiede di trasferire la trattativa su un altro portale come Airbnb.
C’è il rischio, infatti, che venga condiviso un link ad un sito fasullo.
2. Occhio ai siti-clone. Per prenotare dal telefonino è consigliato usare l’applicazione, scaricandola dallo store ufficiale, e non la navigazione internet. Dal computer, bisogna assicurarsi che le pagine consultate non abbiano un indirizzo sospetto e prestando attenzione che sia presente l’icona del lucchetto accanto all’indirizzo della pagina web.
3. Nessuna trattativa fuori dal sito. Se le comunicazioni avvengono via email oppure WhatsApp, qualcosa non torna. Bisogna diffidare da chi propone di lasciare il portale per
accordarsi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico.
Inoltre, uscendo dalla piattaforma ufficiale, l’utente non sarà tutelato dalle garanzie della stessa.
4. Nessun bonifico per pagare. Se viene proposto di inviare una caparra, non bisogna fidarsi: è contrario ai termini del servizio della piattaforma. I pagamenti devono avvenire
esclusivamente attraverso carta di credito sul sito, e in nessun altro modo.
Airbnb trattiene l’intera somma dalla carta e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dando il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata.
5. Attenzione agli alloggi ‘esca’. Arrivato a destinazione, viene chiesto all’utente un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario, che lo ha reso momentaneamente inagibile.
La cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.