Un carteggio di 41mila pagine: un dossier voluminoso difficile da governare. E’ uno dei motivi che hanno spinto Marco Jacobini e suo figlio Gianluca, ai domiciliari per il crac della Banca Popolare di Bari, ad avvalersi della facoltà di non rispondere nell’ interrogatorio di garanzia di questa mattina.

“Ci sono 41.000 ragioni per avvalersi della facoltà di non rispondere” ha commentato Francesco Paolo Sisto, avvocato difensore di Marco Jacobini. “Certo loro hanno protestato la loro estraneità ai fatti comunque, sia il dottor Marco Jacobini che il dottor Gianluca Jacobini, e si sono riservati ovviamente di rendere poi un interrogatorio in modo più compiuto allorquando avranno la padronanza del materiale che la Procura ha acquisito”.

Gli avvocati degli Jacobini ritengono “la misura cautelare non giustificata. “Ovviamente – spiega l’avvocato Sisto – andremo al Tribunale della Libertà perché qualcuno stabilisca se, in una banca commissariata, persone che sono fuori da questa banca da tempo abbiano una qualche necessità di una misura cautelare così incisiva.

Con molto garbo, con molto rispetto, con molta tranquillità ognuno fa il suo ruolo. Il compito del giudice – ha concluso Sisto – è quello di verificare se le misure cautelari sono state correttamente applicate indipendentemente dalla pancia e da quello che la folla chiede”. Marco e Gianluca Jacobini sono agli arresti domiciliari dallo scorso 31 gennaio nell’ambito dell’indagine della Procura di Bari sulla gestione nell’ultimo decennio dell’istituto di credito, portato sull’orlo del crac con un buco di circa 2 miliardi di euro.

Agli indagati il procuratore aggiunto Roberto Rossi e i sostituti Federico Perrone Capano e Savina Toscani contestano, a vario titolo, i reati di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. Nell’inchiesta sono indagate complessivamente nove persone.

La misura cautelare ha riguardato anche Elia Circelli, responsabile della Funzione Bilanci della banca (ai domiciliari) e l’ex amministratore delegato Vincenzo De Bustis Figarola (interdetto per 12 mesi). Circelli è ora sottoposto ad interrogatorio. De Bustis sarà interrogato nei prossimi giorni.