Prende tempo il Tribunale Civile di Foggia che non si esprime e rimanda la decisione sull’incandidabilità dell’ex-Sindaco di Cerignola, Franco Metta, e dell’ex-Assessore ai Lavori Pubblici, Tommaso Bufano. Udite le parti il Collegio della prima sezione del Tribunale Civile di Foggia si è riservato del tempo per ulteriori valutazioni.
Quando i giudici saranno pronti a decidere potranno pronunciarsi sulla incandidabilità oppure per il rinvio del giudizio. Su banco ci sono i provvedimenti emessi dall’Avvocatura di Stato in seguito allo scioglimento del consiglio comunale di Cerignola, dunque le due incandiabilità. Nei giorni scorsi era girata l’indiscrezione che i numeri sarebbero potuti essere altri e non soltanto due.
Nella tarda mattinata di ieri si attendeva un giudizio definitivo, invece la questione resta ancora aperta. In aula era presente l’ex-primo cittadino Franco Metta, che ha ribadito nelle scorse ore la tesi del complotto nei suoi confronti; era invece assente Tommaso Bufano, difeso, come Metta, dalle figlie dell’Ex-Sindaco Paola e Alessandra Metta.
Adesso i giudici potrebbero optare per una pronuncia già in questi giorni oppure rimandare tutto dopo 20 luglio, a seguito dell’udienza al Tar che si esprimerà sulla legittimità del decreto di scioglimento impugnato da Metta. Dalla politica ai dirigenti. La presenza del nome di Monica Claudione, segretario generale al Comune di Cerignola, nella relazione del Prefetto Raffaele Grassi, ha probabilmente compromesso la permanenza a Cerignola della dirigente. Infatti, dopo la mancata conferma, proprio il posto occupato dalla Claudione si è reso vacante. Dunque a Cerignola presto ci sarà un nuovo segretario comunale. Cominciano a sentirsi gli affetti dello scioglimento, con le incadidabilità di Metta e Bufano, che, se confermate, non saranno che uno dei primi atti. Ad essere a rischio e a poter essere investiti dagli strascichi del disciolto consiglio vi sono oltre agli assessori tutti i consiglieri, nessuno escluso.