Da una parte veder assicurato il mantenimento del punto nascita, dall’altro versante evitare la riduzione dei posti letto nel reparto di Cardiologia. È con questo duplice obiettivo da centrare a tutela del “Vittorio Emanuele II”, che il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ha richiesto la modifica della delibera di giunta regionale sul piano di riordino ospedaliero.
La duplice istanza è stata presentata dal primo cittadino nel corso dell’audizione in Commissione Sanità della Regione Puglia. Nello specifico Angarano ha preteso l’eliminazione, dalla delibera, della dicitura relativa alla chiusura del punto nascita del “Vittorio Emanuele II”.
“Bisceglie funge da cerniera tra due territori vasti, la Bat e la Città metropolitana, in una zona che comprende comuni come Trani, Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi, con un bacino di oltre 200mila utenti- ha spiegato il Sindaco Angarano nel corso dell’audizione- La popolazione di Bisceglie, per giunta, aumenta sensibilmente nel periodo estivo”. Inoltre il primo cittadino ha sottolineato come il punto nascita abbia registrato un trend in crescita (superiore a 500 parti annuali), aggiungendo poi come il presidio possa contare su di una sala operatoria in contatto con la rianimazione: un servizio “ottimale per gestire le emergenze che possono sopravvenire durante il parto”, ha commentato Angarano.
Ma l’audizione in commissione regionale sanità ha rappresentato anche un’occasione per il Sindaco di Bisceglie, per evidenziare la necessità di veder salvaguardato il reparto di cardiologia dell’ospedale cittadino. Nello specifico, la richiesta avanzata è quella di evitare la riduzione dei posti letto nel reparto del “Vittorio Emanuele II”. “Depotenziare la cardiologia di Bisceglie- ha denunciato Angarano- potrebbe causare una criticità nel garantire i livelli essenziali di assistenza”.