Tendoni d’uva abbattuti, trattori rubati, sottrazione dei raccolti, tentativi di usura e di estorsione. Le aziende agricole, in Puglia, sono divenute il bersaglio della criminalità organizzata. A lanciare l’allarme è stata Confagricoltura Puglia che ha per questo invocato “un’azione ferma e mirata” per veder contrastato il fenomeno, pretendendo il coinvolgimento delle forze dell’ordine e delle istituzioni (dai prefetti ai sindaci).
Gli ultimi di una lunga serie di episodi si sono verificati nelle campagne tra Casamassima e Conversano e tra Adelfia e Cassano delle Murge con tendoni d’uva danneggiati, cavi tranciati e raccolti andati persi. “Le aziende agricole della Puglia e in particolare delle province di Foggia, Bari e Taranto- ha dichiarato Luca Lazzaro, presidente di Confagricoltura Puglia- continuano a essere al centro di vessazioni di ogni genere da parte della criminalità. Siamo di fronte ad un attacco che punta a mettere in ginocchio l’unico vero settore che produce ricchezza nella nostra regione, l’agricoltura”.
La notizia ha innescato le reazioni del mondo politico. “Non si può continuare a lasciare le nostre campagne come terra di nessuno, senza controlli e protezione- ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo- ma occorre un’azione coordinata degli organi di polizia, attraverso le Prefetture, per tentare di arginare, prevenire e dove necessario colpire i criminali”. Loizzo ha poi voluto lanciare una proposta: “Occorre pensare a rafforzare i vecchi consorzi di vigilanza campestre, anche attraverso il mondo professionale e le rappresentanze di categoria agricole, cercando forme possibili di finanziamento e incentivazione regionali”.
A scendere in campo è stato anche il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo che ha richiesto a gran voce, allo stesso modo, che si intervenga subito per contrastare il fenomeno del racket: “Chiediamo con fermezza alla politica, agli organi di sorveglianza e alle forze dell’ordine di moltiplicare la propria azione mettendo in campo ogni iniziativa utile e incisiva ad aumentare la sicurezza nelle campagne e ad arginare un fenomeno che mette a dura prova gli agricoltori pugliesi già prostrati da una crisi grave e perdurante”.