“Le porte del mio ministero sono sempre aperte per ascoltare i cittadini che chiedono la possibilità di vivere in un ambiente sano, adatto a crescere i figli”. È la risposta del Ministro della Salute, Giulia Grillo, alla richiesta di un incontro, avanzata, nelle ore scorse, da alcuni genitori di Taranto. Una lettera indirizzata al Governo, da parte dei cittadini, per far accendere i riflettori sulla delicata questione ambientale che attanaglia, da tempo, il capoluogo jonico. Con l’obiettivo di salvaguardare il benessere e la salute dei più piccoli. “Il piombo nel sangue dei bambini, gli inquietanti e sospetti disturbi del neurosviluppo nei fanciulli che vivono nei quartieri a ridosso dell’Ilva, nella zona industriale, e il naftalene nelle urine delle donne di Taranto sono solo alcuni esempi che dovrebbero fare agire il Governo italiano, senza perdite di tempo”, hanno scritto nella missiva, i referenti del gruppo dei Genitori tarantini. Un grido di aiuto lanciato al ministro della Salute, Giulia Grillo, per un incontro richiesto con la presenza di medici e pediatri.
E la risposta del Ministro non si è fatta attendere. “Accolgo con piacere la richiesta di un confronto, qui al Ministero, da parte di un gruppo di genitori di Taranto per denunciare la situazione di costante minaccia alla salute che la città e in particolare chi abita nei quartierivicino all’Ilva, è costretta a vivere”.
Il ministro Grillo ha quindi assicurato massima attenzione ad una popolazione, come quella jonica, che subisce il definito “insopportabile braccio di ferro tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro”.