Da una parte la nascita e l’ufficialità del nuovo polo industriale con la soddisfazione di Arcelor Mittal che ha annunciato di aver acquisito e assunto il pieno controllo direzionale dell’Ilva. Dall’altro versante le proteste e le critiche che provengono dai sindacati per le denunciate “gravissime violazioni” dell’accordo per l’applicazione corretta degli organici dei lavoratori nello stabilimento di Taranto.
Non si placano le polemiche anche nel primo giorno della gestione Ilva targata Arcelor Mittal.
Il presidente del colosso siderurgico intanto, fa sapere in una nota, quali saranno le priorità.
“Il caposaldo dei nostri impegni è rappresentato dal programma di investimenti ambientali che ammontano a 1,15 miliardi di euro. Realizzeremo la visione- ha proseguito il Presidente Mittal- di trasformare l’Ilva non solo in uno dei produttori di acciaio leader in Europa ma anche in uno dei più responsabili. Creeremo valore per la nostra società e per l’economia italiana”.
Ma l’acquisizione dell’Ilva da parte di Arcelor Mittal ha trascinato con se le critiche che provengono dai sindacati. “Parte malissimo il primo giorno della nuova gestione del siderurgico nello stabilimento di Taranto- ha dichiarato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm- Registriamo gravissime violazioni.
Dopo l’accordo del 6 settembre non è stato fatto alcun confronto con le rsu per l’applicazione corretta dello stesso sugli organici e sui criteri di selezione. Aver collocato in cassa integrazione il maggior numero dei lavoratori delle manutenzioni è stata una scelta grave perché questi lavoratori sono indispensabili per il funzionamento degli impianti”.
Il sindacato chiede così un immediato intervento di Arcelor Mittal per correggere quelle che sono state definite decisioni sbagliate e inaudite, prima dell’incontro dell’8 novembre al Mise.
In caso contrario si sono detti pronti a mettere in campo iniziative di lotta.