La liberazione di Silvia Romano ha acceso i riflettori nazionali, non senza polemiche, sulla figura dei volontari in Africa.
Una realtà diversa, lontana, che porta numerosi attivisti a svolgere un ruolo di primo piano nelle comunità più povere del pianeta. Anche Ilaria, da Barletta, è volata a Lunsar, un villaggio della Sierra Leone, prima che l’emergenza Coronavirus imponesse il rientro in Italia.
Da una parte i potenziali rischi in un continente continuamente in guerra, dall’altra, però, la possibilità di interfacciarsi con una cultura tutta da scoprire.
Ilaria è partita a gennaio e ha trascorso la prima parte del 2020 in Sierra Leone, con il sostegno di familiari e amici per la sua scelta ma anche con la preoccupazione e lo scetticismo di un’altra fetta di conoscenti, anche alla luce della prigionia di Silvia Romano.
Chi ha conosciuto la realtà dei villaggi africani si immedesima nel lavoro, nelle gioie e nella sofferenza di Silvia Romano. Non c’è un prezzo per una vita umana, così come non c’è dubbio sul futuro di Ilaria.