Di racconti su Pietro Mennea, il suo record del mondo sui 200 metri durato sedici anni (senza dimenticare che il 19,72 è ancora record europeo), la sua medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca, i suoi titoli europei, le sue cinque partecipazioni olimpiche, il suo essere campione nello sport e lottatore nella vita, ne sono stati scritti tanti.

Un romanzo su Pietro Mennea, probabilmente, è una primizia e, comunque, un evento raro. Affidato alla penna di un autore e scrittore barlettano: Tommy Di Bari, su Pietro Mennea, ha scritto sì una storia che tutti conosciamo, ma arricchendole con le sfumature di un romanzo.

“Pietro Mennea, l’uomo che ha battuto il tempo” (Caito editore) è il titolo di questo lavoro che Tommy Di Bari ha presentato al recente Festival dello sport a Trento, nato sotto la stella della solidarietà tra la Fondazione Casillo e la Fondazione Pietro Mennea onlus.

Cento cinquantasei pagine destinate ai giovani, a chi forse di Mennea, del suo recupero prodigioso sulla pista di Mosca, del suo record nell’altura di Città del Messico, sa tutto ma non ne conosce lo spirito di sacrificio, la caparbietà, la voglia di emergere