l primo tempo della sua esperienza da vescovo nella Diocesi di Trani, Barletta e Bisceglie, lo ha sorpreso per l’accoglienza della gente e quel farlo sentire subito a casa ma anche impegnato nella miriade di incontri tenuti con i componenti di quella che lui stesso definisce una Chiesa viva e vivace.
Monsignor Leonardo D’Ascenzo un anno fa veniva nominato vescovo, con una cerimonia celebrata nel palazzetto dello sport di Velletri. Dal 27 gennaio del 2018 (giorno del suo ingresso in Diocesi) ha scelto il profilo basso, cercando di farsi compagno di viaggio, per usare le sue parole, inserendosi nel cammino che questa comunità aveva avviato con il sinodo diocesano. Per monsignor D’Ascenzo, che sabato pomeriggio ha incontrato i giornalisti, è cominciato il tempo della programmazione e, spiega, sarà proprio il libro sinodale il punto di riferimento dal quale si ripartirà.
Nel tracciare il bilancio del suo primo anno da vescovo in questa Diocesi, monsignor D’Ascenzo ribadisce di essere stato colpito favorevolmente dal tipo di relazione che i fedeli hanno mostrato nei suoi confronti e si affida alle parole di Papa Francesco, per spiegare quale sia stato il suo ruolo nel cammino compiuto.