La crisi di governo e la mozione di sfiducia presentata dalla Lega, per il momento l’ha lasciata a Roma.
Non ha cambiato la sua agenda di impegni istituzionali il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che è tornato a Foggia per la firma sul contratto di sviluppo di Capitanata. “Lo ritengo uno strumento innovativo, una delle cifre delle politiche che abbiamo seguito per il nostro Mezzogiorno, una pagina significativa per il rilancio del nostro territorio, una pagina corale che abbiamo scritto dal primo incontro qui in Prefettura” ha dichiarato Conte durante l’incontro in Prefettura.
Alla crisi di governo il premier non fa cenno, se non quando parla degli interventi per il Mezzogiorno: “Abbiamo già messo in cantiere un piano per il Sud che va portato avanti comunque vada”. A margine dell’incontro il premier Conte ha parlato anche di futuro: “Sta partendo un Contratto di sviluppo per il Molise, per la Basilicata e due sono già stati annunciati anche per la Calabria. Dobbiamo estendere anche alla Sicilia. Per il Sud – ha ribadito – occorrono misure straordinarie e lo dico anche a futura memoria”.
Accolto da cori “Non mollare” il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, è arrivato in Prefettura a Foggia a metà mattinata. Con il contratto di sviluppo per la Capitanata sono 43 i progetti in avvio e interessano la viabilità provinciale e altre infrastrutture, servizi per il turismo, collegamenti con le isole, valorizzazione museale e culturale, fino allo sviluppo dell’industria farmaceutica e sanitaria. Progetti, finanziati con 280 milioni di euro già stanziati dal Cipe.
Il premier Conte ha incontrato anche una delegazione di residenti che vivono da 14 anni nei container di via San Severo a Foggia.