Fare risultato senza farsi prendere dalla frenesia di dover risalire la china della classifica. Due facce della stessa medaglia che il Foggia prova a portarsi dietro come un amuleto nella trasferta di Pescara. Non la più semplice per provare ad uscire dalle secche di due sconfitte consecutive (quelle contro Crotone e Palermo), ancor di più se si dovesse ripescare il ricordo della passata stagione.
Contro gli abruzzesi nelle prima giornata dello scorso campionato, i rossoneri beccarono cinque reti nonostante una buona prestazione sul campo. Domani pomeriggio, fischio d’inizio alle 15, si potrebbe anche non badare troppo all’estetica e puntare più sulla sostanza. Perché, come si va ripetendo da settimane nell’ambiente rossonero, bisogna fare punti per cancellare la penalizzazione in classifica.
Una pressione che il presidente Lucio Fares, insediatosi con il nuovo consiglio d’amministrazione dopo la gestione commissariale, prova a smorzare: “Contro il Pescara – dichiara – occorre portare a casa un risultato positivo ma l’invito ai tifosi è quello di restare sereni: il campionato è lungo e questo gruppo saprà affermare a pieno il suo valore”. Certo dalla gara di Pescara si attendono anche piccoli segnali di inversione di rotta a cominciare dal reparto difensivo.
Nelle prime tre partite il Foggia ha sempre subito gol e nelle ultime due sconfitte gli errori del reparto arretrato sono stati commessi in fotocopia. Aspetti sui quali il tecnico Gianluca Grassadonia aveva garantito si sarebbe lavorato in settimana. Non è ancora tempo di rivoluzionare la formazione iniziale, aspettando che anche giocatori come Busellato, Iemmelle e Galano possano tornare completamente a disposizione. Insomma non c’è da farsi prendere dalla frenesia, nonostante i punti in classifica servano come il pane.