Il modo migliore per ricordare Ruggiero Napoletano non poteva che essere un torneo di calcio. Lo sport che questo ragazzo di 15 anni, scomparso prematuramente poche settimane fa, amava e praticava sognando una carriera da professionista. La tragedia per la morte improvvisa di un figlio resta indelebile nei cuori dei genitori, anche se la compostezza del papà e della mamma di Ruggiero è più forte del dolore, ina una giornata nella quale Ruggiero fa sentire la sua presenza.
La scomparsa di questa ragazzo di 15 anni che frequentava l’Istituto Cassandro – Fermi di Barletta è stata una tragedia per tutti, ricordo la professoressa di religione Rosa Paolillo. Ma la vita deve andare avanti con la sua lezione anche più dolorosa: così il sacrificio di Ruggiero non è stato vano. I suoi organi, per volere della famiglia, sono stati donati ad altri ragazzi in attesa di trapianto, mentre la sua passione per il calcio sarà da insegnamento a tutti i compagni di scuola.
Il primo memorial intitolato alla memoria di Ruggiero Napoletano ha fatto vincere tutti: le squadre di calcio che si sono confrontante nel triangolare sul manto erboso del Manzi Chiapulin e chi ha fatto squadra anche fuori dal campo, per proteggere due genitori piegati dal dolore ma non spezzati dalla tragedia.