“Non abbiamo mai messo in campo azioni che hanno portato all’aumento dei debiti. Questo lo ha accertato anche il Ministero dell’economia e delle finanze. Alcuni esponenti della maggioranza cercano poi di prendere le distanze, di tirarsi fuori dalla delicata situazione. Ma nessuno li obbliga a restare”. Dura la risposta del Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, che difende la propria posizione ed esclude ogni responsabilità sulla situazione politico-finanziaria del Comune, con i conti in rosso.
Dopo l’approvazione della delibera del pre-dissesto finanziario, nel corso del consiglio comunale del 29 agosto scorso, le polemiche, dunque, non accennano a placarsi.
Nei giorni scorsi, voci di dissenso si sono levate anche dai rappresentanti dei partiti e dei movimenti di centrodestra di Andria. Forza Italia, la Lega, Noi con L’Italia e Idea hanno richiesto, all’unisono, il taglio di quattro assessorati rispetto ai nove attuali, la riduzione dell’indennità mensile del Sindaco, Nicola Giorgino e del Presidente del Consiglio comunale, Marcello Fisfola.
Pungente la replica del primo cittadino di Andria.