L’inviato di guerra Valerio Nicolosi ha presentato il suo libro ‘’Il gioco sporco – l’uso dei migranti come arma impropria’’, un racconto che seguendo le rotte migratorie ne analizza le cause.
Un secondo appuntamento presso il Circolo Unione di Barletta per la rassegna culturale ‘’Storie di Libri e cucina’’ indetta dall’associazione Piazza Marina e dalla libreria Punto Mondadori.
Lo scrittore ha dialogato con la giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Graziana Capurso, presentando il suo ultimo libro ‘’Il gioco sporco’’.
Inviato di guerra per le reti televisive nazionali, regista di documentari sui temi sociali e migratori attuali Nicolosi presenzia i fronti caldi in tutto il mondo, per offrirci la sua personale esperienza di ‘’migrante’’ a fianco ai migranti.
Tema centrale nella narrazione di Nicolosi il disallineamento tra realtà e percezione della stessa, a causa di una informazione troppo sensazionalistica e spesso poco puntuale.
Nel solo 2022 ad esempio sono giunte nel territorio Italiano circa 105.131 migranti, cinque persone ogni mille abitanti; questo fenomeno è spesso utilizzato dalla retorica istituzionale come strumento di ‘’pressione geopolitica’’, ricatto e strumento di estorsione di denaro a danno dell’Unione Europea, da parte dei paesi Nord Africani e Mediorientali che controllano alcune delle più importanti frontiere, primo tra questi la Turchia.
Nicolosi offre al pubblico storie vere di umanità violata, spesso privata dei diritti fondamentali dell’uomo come avvenuto durante le traversate dei Balcani Orientali, a Cipro, in Medioriente tra Palestina, Afghanistan e Iraq, o di fronte alle coste dei nostri mari.
Il suo messaggio ci invita potentemente a non chiudere le coscienze e tantomeno le frontiere per un’ingiustificata paura di perdere lo status di benessere o di tenuta democratica del paese.
>BARLETTA I migranti come arma, presentato il libro di Nicolosi>>