Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso di Francesco Tedone, l’operaio sessantenne trovato senza vita domenica 23 marzo in un appartamento in ristrutturazione in via Beniamino Gigli a Corato. L’uomo, che stava svolgendo lavori di pitturazione, si trovava nell’appartamento disabitato già da sabato 22 marzo. A lanciare l’allarme sono stati i familiari, preoccupati per il suo mancato rientro. Quando i soccorsi sono giunti sul posto, purtroppo, per Tedone non c’era più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, sembra che l’uomo possa essere caduto dalla scala durante il suo lavoro, battendo la testa. Non si esclude, però, che il decesso possa essere stato anche il risultato di un malore improvviso, conseguente alla caduta. La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti e ha disposto l’autopsia per chiarire le cause esatte del decesso. Le indagini, affidate ai carabinieri del comando di Bari stanno raccogliendo informazioni per ricostruire l’intera dinamica dell’accaduto. Tra i vari accertamenti in corso, si sta anche verificando se l’operaio stesse lavorando in regola, con un contratto regolarmente stipulato e in conformità alle normative di sicurezza sul lavoro. Nelle prossime ore si attende il conferimento dell’esame autoptico all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.