“La provincia di Foggia è un territorio difficile dove per lungo tempo si è anche sottovalutata la pervasività e l’incisività negativa delle organizzazioni criminali. Ciò nonostante le cose vanno molto bene, sempre compatibilmente alla complessità”. L’analisi è del capo della polizia, Franco Gabrielli, al termine della sua giornata nel capoluogo dauno dove prima ha incontrato gli agenti che operano in Capitanata e poi i vertici della forze di polizia in Prefettura.
La visita di Gabrielli porta con sé il messaggio chiaro della presenza dello Stato in una provincia dove, ammette il Capo della Polizia, c’è stata una sottovalutazione nelle strutture che si è immaginato dovessero essere al pari della provincia media italiana, senza comprendere che questo territorio aveva alcuni acuti che non avevano nulla da invidiare a territori più blasonati in negativo come Bari, Napoli o Reggio Calabria”. “Bisogna tenere sempre i piedi per terra.
Ma oggi – ha concluso – sforzi profusi hanno portato a risultati significativi”. Sulle due commissioni d’indagine, nominate dal Prefetto su delega del Ministero degli Interni, che stanno verificando nei comuni di Cerignola e Manfredonia la possibile sussistenza di forme di condizionamento mafioso, Gabrielli ammette di vivere questa situazione con grande tristezza e amarezza, perché è una sconfitta per tutti se chi rappresenta la massima espressione della democrazia, quindi rappresenta i cittadini, diventa oggetto di verifiche antimafia”.