“Da chiunque sia composto il prossimo assetto societario della salina più grande d’Europa, nessuno tocchi, in ogni caso, la forza lavoro che deve rimanere inalterata”. È l’appello lanciato e il monito che arriva dalle segreterie provinciali di Flai Cgil Bat, Fai Cisl e Uila Uil di Foggia. I sindacati hanno così raccolto le preoccupazioni avanzate, nei giorni scorsi, dalle Rsu, in merito al futuro dell’azienda Atisale di Margherita di Savoia, che potrebbe finire in mani straniere.
All’asta per l’aggiudicazione dei crediti vantati da Monte dei Paschi di Siena si sono presentati una realtà francese (Le Groupe Salins) e una cordata di imprenditori locali, già soci di minoranza di Atisale. I lavoratori temono che con il possibile passaggio al gruppo francese si possano avere pesanti e gravi ripercussioni sulla struttura societaria, sul personale, sul loro futuro occupazionale e sugli equilibri del territorio. Per questo auspicano, che a parità di offerta, possa essere favorita la cordata di imprenditori locali.
Tante le preoccupazioni dei dipendenti che oggi sono state raccolte dai sindacati: “Appare chiaro ed evidente- hanno dichiarato i sindacati- che chiunque si aggiudichi il credito e qualunque sia il nuovo assetto societario che si andrà a definire, si renda disponibile dal giorno dopo a discutere con le organizzazioni sindacali e le Rsu di temi strategici per il futuro dell’azienda a partire dall’ammodernamento degli impianti”.
Ma la priorità, così come sottolineato dalle segreterie provinciali di Flai Cgil Bat, Fai Cisl e Uila Uil di Foggia, deve essere attribuita alla salvaguardia dei posti di lavoro dei 120 dipendenti dell’azienda Atisale. “Non un lavoratore in meno-hanno affermato i sindacati in una nota- A rischio non c’è solo il futuro di questi addetti ma quello dell’intera economia di un pezzo del nostro territorio”.