Posizionavano, sotto le porte delle abitazioni, dei pezzetti di plastica fluorescenti e se gli stessi nei giorni successivi rimanevano intatti, si introducevano negli appartamenti, mettendo a segno i colpi, rigorosamente di notte.
Agivano in questo modo quattro pregiudicati georgiani che sono stati smascherati e tratti in arresto dai Carabinieri della compagnia di Andria. Sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e ai furti in appartamento.
I fermi, chiesti dalla Procura di Trani, sono stati convalidati dal Gip e i componenti della banda sono stati condotti al carcere di Trani.
Le indagini hanno preso il via da gennaio scorso a seguito di alcuni colpi messi a segno, dalla banda, in alcune abitazioni di Minervino, Murge e Spinazzola. Ma agli arrestati vengono attribuiti anche altri furti, avvenuti a luglio e ad agosto, in provincia di Bari, a Potenza e in Calabria. Sempre uguale il metodo adottato: il gruppo, infatti, era solito fare dei sopralluoghi sugli obiettivi da colpire, posizionando, sotto le porte degli appartamenti “individuati”, dei pezzetti di plastica fluorescenti che, se non risultavano spostati nei giorni successivi, erano il chiaro segnale di come nelle abitazioni non fosse entrato nessuno. In questo modo avevano il via libera a procedere con lo scasso. Anche l’orario era sempre lo stesso: i malfattori entravano in azione sempre tra l’una e mezza e le due di notte.
Nello specifico, i militari della compagnia di Andria, in collaborazione con i colleghi del comando provinciale dei Carabinieri di Potenza, hanno accertato le responsabilità dei componenti della banda in merito ad un furto avvenuto a Gioia del Colle il 6 luglio scorso, di 3 colpi messi a segno a Potenza il 9 il 10 e il 17 agosto e di 3 tentati furti sventati dai militari, sempre nella stessa città, il giorno del loro arresto.
Due malviventi sono stati così bloccati mentre erano a bordo di un’auto, nel centro lucano, pronti ad entrare in azione. Mentre gli altri sodali sono stati fermati nei pressi della loro abitazione a Bari, mentre stavano partendo proprio alla volta di Potenza.
La perquisizione personale e domiciliare avvenuta nell’abitazione del capoluogo pugliese ha consentito il recupero della refurtiva consistente in numerosi monili in oro, orologi e valuta estera (per un valore complessivo di circa diecimila euro). Inoltre sono stati rinvenuti anche un estrattore di cilindretti per serrature di porte di abitazione, due piastrine metalliche a forma di serratura, una lima, delle chiavi blindate e numerosi cellulari.