arif piconese

L’Arif ha un nuovo sub commissario, ma la nomina di Salvatore Piconese, sindaco del piccolo comune di Uggiano la Chiesa, in provincia di Lecce, in quel ruolo non ha mancato di sollevare polemiche.

Nella giornata di giovedì, in seduta congiunta la seconda e la quarta commissione consiliare della Regione Puglia, hanno espresso parere favorevole a maggioranza alla nomina di Piconese come sub commissario dell’agenzia regionale per le attività irrigue e forestali.

In commissione votano in modo contrario a quella indicazione il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, quello di Fratelli d’Italia, Renato Perrini e i penyastellati Rosa Barone e Marco Galante. Per Damascelli la nomina di Piconese (che prende il posto di Francesco Ferraro, dimessosi il 25 febbraio scorso) è incompatibile e, proprio perché sindaco in carica, quel ruolo sarebbe inconferibile allo stesso. L’esponente di Forza Italia ha inoltre chiesto alle commissione di acquisire in merito il parere dell’anticorruzione.

Più dura la posizione dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia che in un comunicato stampa parlano di poltronite di Emiliano più forte di qualsiasi virus. La nomine all’arif, secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia, conferma come il presidente della Regione utilizzi le poltrone solo per ottenere consenso elettorale. “La nomina di Salvatore Piconese – sostiene Fratelli d’Italia – è una forzatura senza precedenti e decisamente scandalosa, perché noi siamo convinti che non abbia neppure i requisiti per ricoprire l’incarico: è sindaco di Uggiano la Chiesa ed è segretario provinciale di Lecce di Articolo 1, ex segretario del Pd. Ci sono norme come quelle che sono previste nella legge Severino e nell’Anticorruzione che vietano il ricoprire altri incarichi pubblici e politici.

Ma in questo caso la nomina è così in odore di mercimonio elettorale da essere fatta a un politico che non ha nessuna esperienza nel settore Agricoltura: è un libero professionista con laurea in Scienze Politiche”.