Lo 0-0 di Palermo è stato un punto utile per riconquistare autostima e per ripartire dopo lo scivolone interno contro il Crotone, ora nella sfida di domenica pomeriggio contro il Pescara allo “Zaccheria” per il Foggia è arrivato il momento di tornare a vincere.
Per rigustare il sapore dei 3 punti dopo il successo di inizio gennaio contro il Carpi e per farlo allo Zaccheria dove la vittoria manca addirittura da metà dicembre (3-1 alla Cremonese) i satanelli dovranno fare i conti con un Pescara ancora a secco di vittorie nel 2019 e scottato dal clamoroso cappotto subito all’Adriatico contro un Brescia vittorioso per 5-1. Nelle ultime tre gare la squadra di Pillon ha collezionato due pari per 0-0 ed appunto la sconfitta contro il lanciatissimo Brescia ma nonostante questo continua ad occupare la quarta piazza e si presenterà allo “Zaccheria” con un ottimo biglietto da visita oltre che con il ricordo della vittoria per 1-0 dell’andata che segnò uno dei primi scricchioli per la panchina rossonera allora occupata da Grassadonia.
Un girone dopo a guidare il Foggia c’è Padalino, per i satanelli che nel frattempo hanno azzerato la penalizzazione, la situazione è meno drammatica ma la necessità di punti per raggiungere una salvezza diretta ora distante 6 lunghezze è davvero impellente. Al cospetto del vice-capocannoniere del torneo Mancuso e dei suoi compagni i rossoneri dovrebbero presentarsi con un 3-5-2 guidato da Pietro Iemmello con Cristian Galano al suo fianco. A centrocampo con nel mezzo Greco, Deli e Busellato le corsie saranno presidiate da Loioacono e naturalmente da Oliver Kragl. In difesa, davanti a Leali spazio al terzetto Billong, Martinelli, Ranieri. Questo l’undici scelto da Padalino per regalarsi un sorriso e far esplodere uno Zaccheria pronto a festeggiare con una coreografia i 15 anni della curva nord Franco Mancini.