E’ una delle coltivazioni di marijuana più imponenti scoperta e sequestrata in tutto il territorio pugliese. Settemila metri quadri di estensione territoriale, nelle campagne di Castellaneta, scoperti dai finanzieri del Nucleo di polizia economica finanziaria di Bari, dalla Tenenza della cittadina ionica e del reparto aeronavale del capoluogo pugliese, coordinati dai comandi provinciali di Bari e Taranto. Sei le persone arrestate (cinque italiani e un marocchino), alcuni sorpresi mentre coltivavano le piante di cannabis (ne erano impiantate quattordicimila), altri a selezionare le infiorescenze dalle quali sarebbe stata ricavata la marijuana. Le sei persone hanno cercato anche di darsi alla fuga, ma sono state arrestate dopo un lungo e rocambolesco inseguimento a piedi. Cinque degli arrestati (un 49enne di Castellana, tre calabresi di 47, 36 e 28 anni e il cittadino marocchino 52enne e irregolare sul territorio italiano) sono gravati da precedenti di polizia, mentre la sesta persona (un ventenne figlio di uno degli arrestati) è stato posto ai domiciliari.
Dalle piante sequestrate si sarebbero potute ricavare circa 7 milioni di dosi, fruttando cosi, all’organizzazione criminale, guadagni per oltre 10 milioni di euro.
Il terreno scelto per impiantare la cannabis era stato scelto, nelle adiacenze del fiume Lato, perché il clima e le caratteristiche idrogeologiche del terreno ben si prestavano alla coltura della specie.