Il gol non è mai stato un problema per la Fidelis Andria. Quattordici centri distribuiti equamente tra Kragl e Mateus Da Silva, con Fantacci e Jallow, quest’ultimo match winner contro il Fasano, fermi rispettivamente a quattro e tre reti. La vera forza della squadra, però, è nella metà campo difensiva. Scaringella in questi primi 90 giorni da allenatore della Fidelis ha chiuso a doppia mandata la porta difesa da Esposito e i numeri, a dispetto delle poche rotazioni a disposizione rispetto alle altre pretendenti alla vittoria finale, finora sono clamorosi.
Appena undici gol subiti complessivamente: cinque in altrettante uscite sotto la gestione Danucci, sei in tredici partite con Scaringella al timone dei federiciani. Una media che si traduce in una rete incassata ogni due gare. Anche a livello di clean sheet la Fidelis Andria si difende bene: ben dieci partite senza subire reti. Il muro biancazzurro, dunque, non mostra alcuna crepa e fin qui è apparso invalicabile.
Ora testa alla trasferta di Brindisi, da affrontare senza tifosi e con qualche giocatore in meno. Ai saluti il giovane portiere Matteo Brezzo, tornato al Torino. Anche l’avventura di Gladestony in maglia Fidelis è al capolinea: per il centrocampista, infatti, c’è la Palmese. In entrata, invece, ufficiale l’arrivo in prestito dal Cittadella di Daniele Balba, con Fodé Sylla pronto a rimpinguare il reparto offensivo.