Si sono dati appuntamento in piazza don Bosco, a Cellamare, cittadini, sindaci, amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni per una fiaccolata silenziosa, composta e compatta per dare un segnale forte alla criminalità organizzata, per dire che “Cellamare non si piega” e resta a testa alta.
La stessa che ha mantenuto in primis Gianluca Vurchio, sindaco della cittadina, a cui il 6 dicembre scorso arrivò una missiva che recitava così: “Ti consigliamo di non fare tanto il rispettoso della legalità. Hai capito male come funzionano le cose. A Cellamare non puoi comandare tu: sindaco avvisato, mezzo salvato”. Alla lettera, inoltre, sono seguite anche le bombe carta che hanno distrutto (l’8 gennaio scorso) gli spogliatoi dei nuovi campetti di calcio comunali in viale Olimpia, così ieri sera in tantissimi hanno marciato per la legalità tra le strade cittadine
“una fiaccolata che riteniamo doveroso per dare una risposta da parte della società civile coscienti della grande lavoro che le forze dell’ordine stanno facendo un attentato dinamitardo che fa male a questa comunità che colpisce l’intera comunità e soprattutto tanti ragazzi che utilizzavano quei campi di calcio per svolgere attività sportiva e attività fisica come amministrazione comunale siamo già al lavoro per reperire le risorse necessarie per dare un segnale di ricostruzione immediato non demordere mo e andremo avanti dritti per ristabilire l’ordine e la sicurezza”
Proprio ieri, infatti, a Cellamare è arrivato un primo provvedimento del Questore di Bari che ha chiuso un bar – all’interno del mercato coperto – per 15 giorni, perché ritrovo di pregiudicati e persone con precedenti penali. Al sindaco Vurchio non è mancata nemmeno la vicinanza e la solidarietà del governatore Michele Emiliano
“e’ evidente che la solidarietà dei sindaci della Puglia al comune di Cellamare non poteva che essere sostenuta anche dal presidente della Regione Ci sono situazioni difficili in tanti comuni d’Italia e questi sindaci dei comuni che subiscono eventi di questo genere non vanno mai lasciati soli perché è un mestiere rischioso quello del sindaco e quindi la solitudine aggrava questo rischio”
A confermarlo anche il presidente regionale dell’Anci, Domenico Vitto
“quella fascia Pisa e quando ci sono queste manifestazioni oltre la fascia fascia bisogna metterci la faccia”